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    La storia di Gianna …

    Abbiamo conosciuto Gianna un po’ per volta in un rapporto quasi quotidiano con lei. Nei primi incontri con noi non sapeva dire altro che: «dammi una sigaretta» e «ero bella, ora son brutta». Ripeteva queste cose os­sessivamente. Urlava e piangeva se le si negava la sigaretta e, in ogni caso, non rispondeva affat­to alle nostre domande.Spesso il marito non era in casa. Al nostro ar­rivo, più di una volta, l’abbiamo trovata per terra seminuda, nonostante il freddo, mentre cercava di raggiungere le sigarette trascinandosi sul pa­vimento. Non gradiva che la lavassimo e non pro­testava per l’evidente stato di abbandono in cui si trovava, anzi a fatica riuscivamo a farle cam­biare…

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    La nostra storia …

    La nostra storia … Noi con Voi nasce in memoria di mio fratello e di mia madre disabili con cui ho condiviso tutto ciò che un figlio può e deve condividere, a volte con il dolore nel cuore sapendo che tra poco tempo il nostro caro ci dovrà lasciare … ma con la gioia e la dignità, con la fierezza e la consapevolezza di aver donato tutto ciò che c’era da donare in quei frangenti di vita.  Mio fratello e mia madre continuano a vivere in ogni mio battito cardiaco e in ogni anziano o disabile che abbiamo in custodia, ci metterò, ci metteremo il cuore, la professionalità, l’amore in…

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    Un altro figlio …

    Il cielo mi ha donato un figlio ma la vita me ne ha regalati due. Questa è la storia di mamma Francesca, una grande donna che con il suo coraggio ha tanto da insegnarci. Ho partorito mio figlio 15 anni fa. Un cesareo programmato solo un giorno prima, il più grande regalo a mio padre che proprio quel giorno festeggiava il suo onomastico. Avevo 32 anni quando è nato il mio bambino, dopo qualche anno di convivenza io e il mio compagno, che considero un marito, abbiamo deciso di avere un figlio. E’ stato bellissimo portare quella creatura in grembo e ancor più bello è stato sentire il suo respiro…

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    La storia di Alfredo badante peruviano …

    Alfredo Marciani Vasquez, peruviano con la doppia cittadinanza («Il mio bisnonno era genovese», dice con un lampo di orgoglio), 42enne, single, è una persona calma, forte, gentile. Qualità essenziali se devi occuparti di qualcuno che spesso non ha nessuna voglia di essere accudito. In Italia sono sempre di più i maschi, italiani e stranieri, che fanno questo lavoro. Secondo i dati Inps, nel 2015 ne sono stati contrattualizzati oltre 26500. Erano poco più di 5mila nel 2005.   A sdoganare la figura del badante declinato al maschile ha contribuito molto il film francese del 2011 «Quasi amici». La pellicola racconta la storia (vera) del rapporto di profonda amicizia creatosi tra un…

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    La storia di Teresa e del papà Ugo

    È una storia come tante! Fatta di silenzi e di dolore. Fatta di sentimenti tristi e contrastanti. Fatta di senso di abbandono e di impotenza. E’ la storia di un uomo come tanti, un uomo speciale, buono, onesto e forte. Uno che non si fermava mai davanti a niente e che era in grado di “spaccare” le montagne con la sola forza di volontà e determinazione. E’ la sua storia, o meglio lo era. Perché un giorno una terribile malattia ha deciso di trasformarlo in un essere fragile e delicato, in una cornice il cui contenuto è stato completamente svuotato. Sto parlando della demenza, di quel terribile mostro che ti…

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    Carmela e la sua solitudine …

    La storia di Carmela è simile a tante altre, ep­pure particolare, come è uguale e diversa la vita di tutti. Nata 92 anni fa, figlia di una fami­glia numerosa, orfana di padre. È ancora una ra­gazza quando arriva a  Teramo, come tante sue coetanee, in cerca di lavoro. Una sto­ria ricca di nomi, date e il ricordo di un lontano parente che precedentemente aveva preso con­tatti con qualche famiglia che cercava una domestica. Cercavano «una buona e brava ragazza» che svolgesse un po’ tutti i compiti: bambinaia, dama di compa­gnia, accompagnatrice, domestica. Ci racconta di quando viveva in casa di  una nobil donna e del figlio» morto a soli 14 anni, oppure del lavoro in casa del mi­nistro ….…

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    Sono bella ugualmente aldilà delle mie rughe …

    Abbiamo conosciuto Gianna un po’ per volta in un rapporto quasi quotidiano con lei. Quando è stato richiesto l’intervento di assistenza domici­liare sembrava infatti quasi impossibile seguirla. Aveva 68 anni, allora era ricoverata in una cli­nica per malattie mentali. Molto calma, soprattutto per l’effetto dei far­maci, ma con un notevole deficit di linguaggio e costretta a letto da un’emiplegia, esito di ictus cerebrale recente. Non era stata sottoposta a trattamento fisioterapico perché i medici ritene­vano impossibile la sua collaborazione. Era, co­me si dice con linguaggio tecnico, in dimissione. Era una di quelle situazioni tipiche per cui l’as­sistenza domiciliare è stata ideata: una persona che ha avuto gravi problemi sanitari, una…

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    Una donna sacchetto …

    Paola è una di quelle persone che, normal­mente, viene definita matta. 75 anni, piena di pacchetti con dentro la sua casa, è una donna ­sacchetto che da anni non conosco una casa. La sua vita scorre senza particolari novità, che non siano il caldo o il freddo, la paura o la fame, nel riparo artificiale che una nicchia all’angolo di una delle chiese sparse per L’Aquila le offre. Per la gente, che la conosce di vista, è una situazione da tollerare, ma che an­drebbe rimossa. L’abbiamo conosciuta e avvicinata mentre era lì, nella sua cappellina privata. Quando ci siamo accostati, abbiamo trovato persone preoccupate che potesse farci del male: «non vi…

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    Andavamo da lei 4 volte al giorno …

    78 anni. Tutta la vita passata in un vecchio appartamento senza ascensore, trat­tata con rispetto e timore dagli altri inquilini. Angela era stata una «signora», la più ricca là dentro. Aveva sposato un noto ingegnere e con lui era entrata nella buona società: ricevimenti, viaggi, gli amici che contano, case di proprietà con tanto personale di servizio: «Avevo i milio­ni, i milioni», questi i suoi ricordi belli. A cinquant’anni Angela si è ammalata di artrite reumatoide e a poco a poco è stata abbandonata da tutti gli amici, anche dal marito. Noi l’abbiamo conosciuta quattro anni fa e l’ab­biamo assistita fino alla sua morte avvenuta l’an­no scorso.  Angela allora viveva sola…

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    Un degno stile di vita …

    Alta, grossa, il viso rosso da montanara, quan­do sulla porta di casa rispondeva alle nostre do­mande in un dialetto marcato Abruzzese, con molta genti­lezza, abbiamo quasi creduto che non avesse bi­sogno di niente. Ma poi abbiamo voluto verifi­care meglio. Elena, 81 anni, vive in quella casa in provincia dell’Aquila  con 14 gatti e 7 uccelli. È difficile imma­ginare la sporcizia, il fetore ed anche il disagio provato quando ci trovammo a camminare cir­condati da gatti e uccelli lasciati in libertà. Elena era rimasta sola dopo la morte del mari­to e si era ammalata di una grave forma di de­pressione che le aveva procurato seri disturbi psichici. A poco a poco si era presa in casa gli animali; quasi…

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    La storia di Gisella …

    Gisella viveva da sola all’Aquila, in una casa dove forse non potrà tornare più; questo la rendeva molto triste e preoccupata, essendo abituata alla sua autonomia. Non voleva essere di peso a nessuno, e allo stesso tempo non sapeva adesso dove andare e cosa fare. Ho provato a “ri-raccontare” la sua storia, esplorando le sue risorse, e facendole leggere quello che era successo con gli occhi della figlia. Mi diceva che da quel punto di vista, le cose effettivamente cambiavano: sicuramente la figlia si sarebbe presa volentieri cura di lei, non avrebbe voluto lasciarla sola. Pian piano stava totalmente cambiato prospettiva; era come rifiorita, capace ancora di guardare avanti, nonostante…

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    Ho voglia di vivere …

    Elisa ha 83 anni. Siciliana dell’interno, ha avu­to il privilegio di studiare, prima al suo paese, poi a Siracusa dove ha preso il diploma magi­strale. Si è trasferita in Abruzzo in provincia di Teramo quando aveva 28 anni. Alla buona cultura ha aggiunto quella che si chiama una buona conoscenza del mondo. Ac­compagnando il fratello, ufficiale di carriera, ha potuto girare molte città italiane. Elisa è sempre stata appassionata di letteratu­ra, poesia, arte e musica; tuttora passa gran parte del tempo leggendo, ascoltando musica; e, da qualche tempo, scrivendo un libro. Superata la sessantina è stata colpita da emi­plegia e non si è più potuta spostare da sola. Per questo non usciva più da anni…

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